Sony dovrà produrre tutti i suoi documenti relativi agli accordi di terze parti dal 2019 ad oggi, nonostante i tentativi della società di far respingere la richiesta, ha stabilito un giudice della Federal Trade Commission.

Microsoft ha citato in giudizio copie di tutti gli accordi di licenza di terze parti di Sony dal 2012 ad oggi, nonché documenti e comunicazioni relativi alla dichiarazione del presidente di Sony Interactive Entertainment Jim Ryan alla FTC. Ciò fa parte del suo processo di difesa in vista della causa della FTC contro Microsoft in merito al suo tentativo di acquisire Activision Blizzard in un affare da 69 miliardi di dollari.

Sony ha sostenuto che tale richiesta non aveva alcun valore e che produrre i documenti sarebbe stato un onere. Sony ha anche chiesto di non produrre file gestiti da specifici dipendenti Sony, con l’argomento che alcuni di quei documenti erano in giapponese e sarebbe stato troppo difficile cercarli.

Un giudice ha negato entrambe le richieste in un nuovo deposito ordine, ma ha limitato l’ambito della richiesta di documento di Microsoft. Sony dovrà produrre documenti solo dal 2019 in poi.

Microsoft ha affermato che poiché molte delle preoccupazioni della FTC sull’acquisizione di Activision Blizzard derivano dall’effetto che un tale accordo avrebbe sugli accordi di esclusiva e sulla concorrenza nel settore dei videogiochi, è importante conoscere la portata degli accordi di Sony sul settore come BENE. Sulla base della sentenza del giudice, sembra che la FTC sia d’accordo.

Sony, insieme ad altri attori del settore, si è espressa contro l’acquisizione pianificata da Microsoft, affermando che la rimozione teorica dei principali franchise di Activision Blizzard come Call of Duty dalla piattaforma PlayStation di Sony causerebbe danni al settore, ridurrebbe la concorrenza e darebbe un vantaggio sleale. alla piattaforma Xbox di Microsoft. Il produttore di PlayStation ha posto un’enfasi particolare su Call of Duty in particolare, il che rende inutile che Sony abbia collaborato per anni con Activision Blizzard per offrire contenuti e vantaggi esclusivi di Call of Duty a coloro che giocano al franchise di successo sulle piattaforme PlayStation. Sony ha attualmente accordi esclusivi per più titoli, tra cui Final Fantasy XVI di Square Enix.

Nel tentativo di alleviare le preoccupazioni delle autorità di regolamentazione, Microsoft si è impegnata a mantenere Call of Duty disponibile su altre piattaforme per un massimo di 10 anni, ma Sony finora si è rifiutata di firmare un contratto che renderebbe tale accordo una realtà e le due società secondo quanto riferito, “non sono vicini” a venire a patti. Microsoft e Nintendo hanno recentemente annunciato un accordo di 10 anni che vedrebbe Microsoft portare Call of Duty sulle piattaforme di proprietà di Nintendo negli anni a venire, se l’accordo andasse a buon fine.

Il boss di Xbox Phil Spencer, da parte sua, ha minimizzato l’importanza di Call of Duty per l’accordo con Activision Blizzard, sottolineando invece l’importanza del business dei giochi per dispositivi mobili di Activision Blizzard nelle recenti interviste.

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